lunedì 22 giugno 2009

Quanto valgono il kernel Linux ed i software liberi?






Può un software reperibile a costo zero dall’utente tramite internet avere un valore economico? Certamente. Molti sviluppatori di software libero ricavano guadagni, anche consistenti, sui software da loro realizzati. Pensate ad esempio alla società che ha sviluppato il software libero utilizzato per la creazione e gestione di questo blog.
Il giovane creatore di Wordpress è diventato economicamente benestante grazie ad un’applicazione che sostanzialmente chiunque può scaricare, installare, modificare e ridistribuire senza sborsare nemmeno un euro di royalty al suo creatore.


I modi per guadagnare soldi sviluppando software libero magari li discuteremo in un altro articolo, certamente possiamo affermare che se un software, seppur gratuito, produce reddito di conseguenza esso ha un valore. Tale valore è calcolato non soltanto sulla quantità di reddito prodotto dal software in sé ma anche, forse soprattutto, dal calcolo stimato del costo che sarebbe necessario per creare un software con funzionalità simili partendo da zero. Ovvero: se un imprenditore decidesse domani di creare un software da zero, pagando quotidianamente programmatori per lo sviluppo, quanti soldi dovrebbe spendere per arrivare ad ottenere un programma con funzionalità simili o superiori rispetto al software già esistente?

Tale calcolo è ovviamente un po’ aleatorio, ma può darci un’idea della quantità di lavoro che c’è dietro ad un progetto. La prima volta in cui ho avuto modo di vedere questo tipo di misurazioni economiche sui software open source è stata quando mi sono imbattuto su ohloh, un sito che tiene traccia di molti progetti open source, che permette agli utenti di registrarsi come utilizzatori di un determinato software e di darne quindi una valutazione.
Cercando su Ohloh ad esempio possiamo scoprire che Wordpress ha un valore stimato di 1,306,827 dollari, PHP, che è il linguaggio con il quale è stato creato Wordpress (e tantissimi altri software web based), vale 32,846,440 dollari, mentre i suoi concorrenti Ruby e Python valgono rispettivamente 7,867,493 dollari e 21,417,560 dollari.



Se i programmatori americani hanno bisogno di un abbraccio consolatorio, figurarsi i programmatori italiani.

Su Oloh il Kernel Linux, con i suoi oltre 10 milioni di lineee di codice, ha un valore stimato di 181,165,890 dollari (181 milioni di dollari), mentre le stime ufficiali della Linux Foundation, basate su un salario medio a programmatore di 75.000$ l’anno (contro i 55.000 di Ohloh), stabiliscono il valore del kernel Linux a 1.2 miliardi di dollari.

Detto tra noi, se i calcoli fossero effettuati basandosi sul salario medio di un programmatore italiano queste stime sarebbero drasticamente ridotte verso il basso. Ohloh offre la possibilità di introdurre uno stipendio medio più basso rispetto a quello preimpostato nel sito, quindi mi sono divertito a ricalcolare il valore del Kernel Linux basandomi su parametri di stipendio più adatti al contesto italiano. Quanto costerebbe quindi lo sviluppo del Kernel Linux ad un “prenditore italiano” che assume con contratto Co.Co.Pro a 1000 euro al mese? Naturalmente molto ma molto meno: 49,408,879 dollari.

Naturalmente, nell’effettuare questi calcoli, si da’ per scontato che esista in Italia un manipolo di programmatori in grado di sviluppare un kernel come Linux e che esistano imprenditori italiani in grado di comprendere il valore dell’informatica nell’era moderna. La prima ipotesi è remota ma possibile, conosco programmatori italiani davvero bravi, la seconda è invece pura utopia.

Autore: Doxaliber

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